“Una delle decisioni migliori quando ho acquistato un immobile in Italia è stata quella di affidare l’incarico di assistermi a Enrico Lattanzi.
Ha guidato la fase delle trattative, si è assicurato che tutte le verifiche e i controlli (la “due diligence”) fossero state fatte correttamente, prestando nel contempo aiuto in tutti i vari necessari passaggi, quali ad esempio l’apertura di un conto corrente bancario e l’adempimento delle pratiche fiscali.
Enrico ha curato tutto il procedimento di acquisto facendomi capire il significato e l’importanza di tutti i passaggi.
Mi ha anche messo in contatto con un Architetto d’eccezione.
Solo a posteriori ho potuto apprezzare appieno il valore di tutto questo, vivendo qui per un po’ di tempo, avendo evitato tutte le potenziali insidie che possono essere lunghe e costose.
Allo stesso tempo il processo è stato facile e divertente e – grazie anche al fatto che tutto si è svolto in inglese – non c’è mai stato il problema di essere chiaramente compresa, cosa ancora più importante per me, dato che stavo cercando di organizzare la maggior parte di tutto questo dall’estero”.
G.S., tedesca (Lucca)COMPRAVENDITA IMMOBILIARE
“Una delle decisioni migliori quando ho acquistato un immobile in Italia è stata quella di affidare l’incarico di assistermi a Enrico Lattanzi.
Ha guidato la fase delle trattative, si è assicurato che tutte le verifiche e i controlli (la “due diligence”) fossero state fatte correttamente, prestando nel contempo aiuto in tutti i vari necessari passaggi, quali ad esempio l’apertura di un conto corrente bancario e l’adempimento delle pratiche fiscali.
Enrico ha curato tutto il procedimento di acquisto facendomi capire il significato e l’importanza di tutti i passaggi.
Mi ha anche messo in contatto con un Architetto d’eccezione.
Solo a posteriori ho potuto apprezzare appieno il valore di tutto questo, vivendo qui per un po’ di tempo, avendo evitato tutte le potenziali insidie che possono essere lunghe e costose.
Allo stesso tempo il processo è stato facile e divertente e – grazie anche al fatto che tutto si è svolto in inglese – non c’è mai stato il problema di essere chiaramente compresa, cosa ancora più importante per me, dato che stavo cercando di organizzare la maggior parte di tutto questo dall’estero”.